drone

La seconda edizione del Regolamento ENAC:

le novità

Finalmente ci siamo: oggi, 15 settembre 2015, entra in vigore la seconda edizione del regolamento ENAC sui droni, pubblicata lo scorso 16 luglio.

L’ente ha voluto metter mano sul primo regolamento del 2013 per venire incontro agli interessi di un mercato in rapido sviluppo e diffusione, senza peraltro trascurare le esigenze di sicurezza della navigazione.

Vediamo, in breve, quali sono le novità da oggi in vigore.

Minidroni e Microdroni. Di grande rilievo per il pubblico sono senz’altro le nuove regole introdotte per i droni fino ai 2 kg di massa (che siano però riconosciuti come “inoffensivi”): più ampie possibilità di volo (perfino nei centri urbani, con il limite del sorvolo di assembramenti) e meno requisiti per assumerne la conduzione.

Ancora minori limitazioni per i droni fino ai 300 g di massa e con velocità fino a 60 km/h: le operazioni sono considerate (quasi) sempre non critiche e addirittura non è richiesto l’attestato di pilota.

Piloti e centri di addestramento. Viene introdotta la distinzione tra “attestato di pilota” e “licenza di pilota” per la conduzione degli APR rispettivamente inferiori e superiori ai 25 kg, con requisiti differenti per il rilascio. Sono previste inoltre regole specifiche dedicate ai centri di addestramento.

Condizioni delle operazioni. Sono ampliate le condizioni di VLOS fino a una distanza massima di 500 metri e fino a un altezza massima di 150; viene ridotta a 5km l’area delle ATZ su cui vige il divieto assoluto di effettuare operazioni; il divieto di sorvolo delle infrastrutture è limitato a quelle “sensibili”; sarà infine possibile, previa approvazione dell’ENAC, effettuare anche operazioni BLOS (beyond line of sight).

Ulteriori novità. Col nuovo regolamento sarà introdotta l’attività di ricerca e sviluppo, soggetta ad autorizzazione ENAC.

I droni dovranno inoltre essere equipaggiati di un dispositivo elettronico di identificazione, avente determinate caratteristiche.

Ancora, viene fatto espresso rinvio ad una norma sanzionatoria del Codice della Navigazione, l’art. 1174 sull’Inosservanza di norme di polizia (ferma restando l’applicabilità delle altre sanzioni previste dallo stesso codice e dal codice penale).

Sono infine disposte delle norme transitorie in tema di validità di qualificazioni, autorizzazioni e dichiarazioni.

Per concludere, ciò che emerge da questa seconda edizione del regolamento ENAC è che, da oggi, i droni saranno un po’ più liberi di volare sui cieli italiani.

Potete trovare qui un’analisi più approfondita, da me redatta in occasione della pubblicazione del Regolamento. 

Si ringrazia il Dr. Paolo Zampella per la preziosa collaborazione.